Sono Alessia Nocca dell’atelier artistico della Vetreria Nettunense situata a Nettuno (provincia di Roma). Nasco a Nettuno il 29 ottobre del 1971. Cresco in una famiglia che conosce il profondo e sacro significato del lavoro, quello che non conosce soste, quello alimentato dal “fuoco”della passione. Cresco con mio padre, artigiano del vetro. Frequento volentieri la sua bottega e mentre assisto alla sue grande abilità manuali, che danno vita a lavori apprezzati da molti, capisco che proprio quello è il mio futuro.
Parallelamente alle scuole medie e superiori divento allieva del professore Antonio Silvestri presso la sua bottega di ceramica: è un periodo, questo, altamente formativo perché è qui che acquisisco tutte le tecniche di manipolazione e decorazione della scultura in ceramica. Successivamente imparo anche le basi del mosaico in pietra dall’artista Brando di Aprilia con il quale collaboro per un lungo periodo che si conclude con una mostra a Castel Gandolfo nel 1989.
Terminate le scuole superiori, mi si presenta l’opportunità di visitare l’atelier della Fontana Quentin di Sesto Fiorentino (assorbita dal gruppo Saint Gobain) ed è qui, che vengo rapita dall’arte della vetrata piombata, grazie a un quadro di vetro composto da tanti tasselli di vari colori, incastonati nelle trafile di piombo: non era solo un manufatto ma era spiritualità, un materiale apparentemente freddo sembrava aver dentro di sé un’anima. Fu proprio quel quadro di vetro a trasformarsi, per me, in uno specchio dove rividi l’amore e la passione che mio padre aveva riservato a questo mestiere. Continuo a collaborare con la Fontana Quentin per circa 3 anni sotto la guida dell’insigne maestro Ugo Signorini. Trascorso questo periodo, torno a Nettuno, dove do vita al reparto artistico della “Vetreria Nettunense”.