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General presentation

Marco Montina, liutaio specializzato in chitarre &  strumenti musicali a pizzico

 “ Da piccolo sognavo di fare l’inventore e oggi invento, progetto e realizzo chitarre, concentrando tutte le conoscenze che arrivano dalle mie passioni (…) Amo ideare e realizzare nuovi strumenti, mi piace avere sempre qualcosa di nuovo in mente e costruirlo.  ” 

Marco Montina, giovane liutaio di 25 anni, è il titolare di Montina Guitars, un laboratorio dove, oltre a dare forma a chitarre su misura, ripara, restaura e personalizza diversi tipi di strumenti musicali.

Appassionato di musica, fotografia e biciclette, fin da adolescente si è dedicato alla costruzione di chitarre elettriche in garage e di biciclette nel suo tempo libero. Il suo obiettivo era poter un giorno applicare la sua conoscenza ed esperienza sulle biciclette, sul mondo del mobile e degli sci al mondo della liuteria. Così, dopo essersi diplomato alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, ha aperto il suo laboratorio a Udine.

Durante un’intervista, Marco ci ha spiegato le fasi principali del processo di costruzione degli strumenti mettendo l’accento sull’importanza della progettazione, sulla scelta di tipi di legno che favoriscono una buona risonanza (abete rosso, cedro, palissandro, ebano, etc…) e infine, sull’importanza della realizzazione dell’assetto finale dello strumento.  

“ Per la scelta del legno bisogna prendere in conto tre parametri per la propagazione dell’onda sonora: il peso del materiale, la densità e la rigidezza longitudinale trasversale del materiale. È importantissimo avere un peso ridotto con una rigidità alta e una densità bassissima.” Marco sottolinea che i legni usati in liuteria necessitano di certificazioni per poter essere esportati all’estero in quanto si tratta di legna di origine protetta: I clienti richiedono la certificazione nel caso in cui lo strumento debba andare all’estero.” Parlando della provenienza del legno, Marco aggiunge: gli unici legni locali che vanno bene per i miei strumenti sono il noce e il bosso. 

Se, generalmente, nella costruzione della chitarra classica tutte le parti vengono elaborate insieme, il suo metodo di costruzione gli permette di separare le due parti da spessorare. Infatti, Marco compone prima la cassa: la bombatura della tavola armonica, il fondo e le fasce che vengono spessorate, poi compone il manico. Il manico di ogni sua chitarra “Ànemoi” può essere rimosso con una sola vite grazie al super rapid neck removal system che ha fatto brevettare.

La costruzione della chitarra classica è 90% a mano. Le macchine vengono principalmente usate per fare le sgrossature o per dare la forma al legno. Per le chitarre elettriche, invece, Marco usa una macchina a controllo numerico. “Quindi per iniziare basterebbero pochi macchinari, il gradino più importante che ho avuto è dal punto di vista burocratico.”

Da giovane artigiano, Marco suggerisce di pensare al lavoro non solo come la propria passione e soddisfazione personale ma anche come fonte di guadagno.E un lavoro che non ti rende ricco ma, a maggior ragione, bisogna cercare compromessi economici e di soddisfazione”.

Infine, Marco è fiducioso e considera che la chitarra non verrà mai emulata con altri strumenti perché è uno strumento che ha talmente tanta dinamica. La chitarra come strumento di espressione o comunque la musica in generale ci sarà sempre. Questo mestiere non morirà mai.” 

Scoprite di più su : https://montinaguitars.wixsite.com/liutaio

Marco Montina, liutaio specializzato in chitarre &  strumenti musicali a pizzico

“ Da piccolo sognavo di fare l’inventore e oggi invento, progetto e realizzo chitarre, concentrando tutte le conoscenze che arrivano dalle mie passioni (…) Amo ideare e realizzare nuovi strumenti, mi piace avere sempre qualcosa di nuovo in mente e costruirlo.  ”

Marco Montina, giovane liutaio di 24 anni, è il titolare di Montina Guitars, un laboratorio dove, oltre a dare forma a chitarre su misura, ripara, restaura e personalizza diversi tipi di strumenti musicali.

Appassionato di musica, fotografia e biciclette, fin da adolescente si è dedicato alla costruzione di chitarre elettriche in garage e di biciclette nel suo tempo libero. Il suo obiettivo era poter un giorno applicare la sua conoscenza ed esperienza sulle biciclette, sul mondo del mobile e degli sci al mondo della liuteria. Così, dopo essersi diplomato alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, ha aperto il suo laboratorio a Udine.

Durante un’intervista, Marco ci ha spiegato le fasi principali del processo di costruzione degli strumenti mettendo l’accento sull’importanza della progettazione, sulla scelta di tipi di legno che favoriscono una buona risonanza (abete rosso, cedro, palissandro, ebano, etc…) e infine, sull’importanza della realizzazione dell’assetto finale dello strumento.

“ Per la scelta del legno bisogna prendere in conto tre parametri per la propagazione dell’onda sonora: il peso del materiale, la densità e la rigidezza longitudinale trasversale del materiale. È importantissimo avere un peso ridotto con una rigidità alta e una densità bassissima.” Marco sottolinea che i legni usati in liuteria necessitano di certificazioni per poter essere esportati all’estero in quanto si tratta di legna di origine protetta: “I clienti richiedono la certificazione nel caso in cui lo strumento debba andare all’estero.” Parlando della provenienza del legno, Marco aggiunge: “gli unici legni locali che vanno bene per i miei strumenti sono il noce e l’abete rosso.”

Se, generalmente, nella costruzione della chitarra classica tutte le parti vengono elaborate insieme, il suo metodo di costruzione gli permette di separare le due parti da spessorare. Infatti, Marco compone prima la cassa: la bombatura della tavola armonica, il fondo e le fasce che vengono spessorate, poi compone il manico. Il manico di ogni sua chitarra “Ànemoi” può essere rimosso con una sola vite grazie al super rapid neck removal system che ha fatto brevettare.

La costruzione della chitarra classica è 90% a mano. Le macchine vengono principalmente usate per fare le sgrossature o per dare la forma al legno. Per le chitarre elettriche, invece, Marco usa una macchina a controllo numerico. “Quindi per iniziare basterebbero pochi macchinari, il gradino più importante che ho avuto è dal punto di vista burocratico.”

Da giovane artigiano, Marco suggerisce di pensare al lavoro non solo come la propria passione e soddisfazione personale ma anche come fonte di guadagno. “E un lavoro che non ti rende ricco ma, a maggior ragione, bisogna cercare compromessi economici e di soddisfazione”.

Infine, Marco è fiducioso e considera che la chitarra non verrà mai emulata con altri strumenti perché è uno strumento che ha talmente tanta dinamica. “La chitarra come strumento di espressione o comunque la musica in generale ci sarà sempre. Questo mestiere non morirà mai.”

Scoprite di più su : https://montinaguitars.wixsite.com/liutaio

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